Questa mattina ci siamo incontrati con alcuni tour operator internazionali, provenienti da Gran Bretagna, Bulgaria, Cina, Spagna, Belgio, Germania ed Armenia. Tutti incantati dal nostro meraviglioso territorio, tutti alla ricerca di esperienze uniche ed autentiche per i loro clienti. Volutamente abbiamo selezionato realtà che si dedicassero all’organizzazione di wine tour e wine experiences per singoli, coppie o piccoli gruppi.
Per poter sentire dal vivo cosa i fruitori dei loro servizi ricercano da una esperienza o da un viaggio enogastronomico nel “Bel Paese”. Con soddisfazione abbiamo trovato persone entusiaste del loro lavoro e di quanto stanno vivendo a Verona e in Provincia di Verona. Lessinia, Pianura dei Dogi, Lago di Garda, Soave, Verona e Valpolicella sono destinazioni turistiche che, in modo diverso, hanno un grande potenziale enoturistico. L’areale di Verona offre vini interessanti, con una varietà che spazia dalle bollicine, ai vini bianchi fino ad arrivare ai rossi di pronta beva e da meditazione. Probabilmente una situazione unica che giustifica a pieni voti l’elezione di Verona tra le Capitali del Vino a livello internazionale.
Cosa ci chiedono i tour operator e di conseguenza i turisti del vino?
– Esperienze autentiche, inimitiabili, in contesti ancora poco conosciuti
– Professionalità e attenzione all’accoglienza; fare vino è un’arte così come lo è far star bene i propri ospiti.
– Offerte diversificate a seconda del target. Questo significa saper creare wine experiences profilate a seconda del grado di preparazione e delle aspettative dei turisti del vino.
– Formazione. Una delle costanti, nei nostri incontri, è stata la necessità di preparare le cantine e gli operatori del vino all’attività enoturistica. I turisti del vino si evolvono, i millennials desiderano sentirsi “cosumattori” e non clienti passivi. Desiderano poter chiedere informazioni, ricevere risposte, vedere dal vivo come si produce un olio, un vino, un piatto tipico. Desiderano abbinare l’esperienza enogastronomica ad proposte attive, come trekking, biciclettate, scuole di cucina, momenti culturali.
Per noi è stato un momento molto importante, che ci fa capire quanto il nostro ruolo di agenzia di marketing e comunicazione del vino e cibo possa diventare fondamentale per le cantine e i produttori del comparto agroalimentare che vogliono puntare sull’accoglienza. Un canale di marketing, di comunicazione e di vendita sempre più strategico per realtà piccole e medio-grandi, per territori anche poco conosciuti, visto che l’Italia è, e a quanto ci è stato detto, è destinata a rimanere uno dei paesi più desiderati al mondo, per il suo patrimonio enogastronomico, artistico e culturale, con situazioni irripetibili perchè legate ad un territorio dalla più ampia biodiversità del mondo.